Rassegna stampa perquisizioni 18-02 Comunicato

Individualità anarchiche perquisite a Pisa

Il 18 febbraio 2009 alcune individualità anarchiche sono state sottoposte a perquisizione da parte della sbirraglia digos agli ordini del sostituto procuratore Tatangelo. Non siamo indagati, ma sospettati di essere "in stretto contatto con gli indagati" di "attentato con ordigni esplosivi".
Sequestrati computer, materiale informatico e cartaceo, in particolare la corrispondenza che da anni intratteniamo con i prigionieri anarchici
Marco Camenisch e Gabriel Pombo da Silva. I fedeli servi della repressione vorrebbero spezzare il forte legame che unisce i ribelli anarchici, dentro e fuori le galere.
Questo nuovo atto repressivo giunge pochi giorni dopo il rinvio a giudizio di alcuni di noi per 270bis, 270ter, 81 e 100 c.p. da parte della procura di Firenze, agli ordini dell’Impero Benetton.
Pare proprio che a questa seguiranno altre sgradite visite, visto l’interesse che stanno mostrando nei confronti del nostro impegno solidale verso i prigionieri anarchici in lotta, in Italia come in Cile, in Svizzera come in Germania…
Pare proprio che i ridicoli CSI nostrani continueranno a collezionare materiale biologico con ogni mezzo. Peccato che gli ultimi slip sequstrati non siano "made in United Dolors of Benetton"!

Morte allo Stato!
Individualità anarchiche


 

fonte labusiarda

Perquisizioni in tutta Italia per gli ordigni alla Crocetta

Nel marzo 2007 erano stati fatti esplodere tre cassonetti. L’azione era stata rivendicata dal gruppo anarco insurrezionalista Fai-Rat

La Digos di Torino sta eseguendo, in collaborazione con i colleghi delle zone coinvolte, 22 perquisizioni in tutta Italia nel’ambito dell’inchiesta sui tre ordigni che il 5 marzo 2007 fecero esplodere dei cassonetti nell’elegante quartiere torinese della Crocetta.

In particolare, le perquisizioni, che riguardano soprattutto abitazioni, sono 9 tra Torino e provincia, una rispettivamente a Milano, Lecco, Lucca, Roma, Avellino e Oristano, due a Pisa e Viterbo e tre a Pescara.

Il provvedimento riguarda persone che nel corso delle indagini sono emerse come vicine alla sigla che aveva rivendicato l’azione, ossia il gruppo anarco insurrezionalista Fai-Rat.


 

TORINO: PERQUISIZIONI PER BOMBE ALLA CROCETTA, 5 INDAGATI

Torino, 18 feb. – (Adnkronos) – Sono cinque, dei 22 perquisiti, gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Digos di Torino sugli ordigni che fecero esplodere dei cassonetti nel quartiere della Crocetta il 5 marzo 2007. A quanto si apprende i cinque indagati sarebbero fra quelli oggetto di perquisizione a Torino e provincia. L’accusa e’ di associazione sovversiva finalizzata all’eversione. Nel corso delle perquisizioni, eseguite in numerose citta’ italiane, e’ stato sequestrato materiale carteceo e informatico al vaglio degli inquirenti.
(Ato/Zn/Adnkronos)


Sulle perquise…

Ieri 18 Febbraio 2009 all’alba una folta schiera di digos e polizia in divisa ha provveduto a buttarci giù dal letto e a curiosare nella nostra vita…questa volta l’accusa è relativa ad un duplice attentato anarchico a firma R.A.T. avvenuto nel 2007 nel quartiere ricco di Torino, la Crocetta.
Il P.M. è il famigerato Tatangelo (vecchia conoscenza degli anarchici torinesi in quanto responsabile con Laudi delle nefandezze dell’operazione che portò nel 1998 all’arresto e conseguente morte di Maria Soledad Rosas ed Edoardo Massari) famigerato per la sua stolidezza di magistrato che periodicamente sguinzaglia nelle case di anarchici e loro amici e parenti un manipolo di sbirri atti a raggranellare quello che loro già conoscono e controllano (telefonini, hard-disk di computer, giornali, volantini, ecc) sventolando i soliti avvisi di garanzia per 270 bis e varie ed eventuali.
L’unica novità (presumiamo ispirati dai loro idoli televisivi C.S.I.) è la metodica raccolta di peli umani e animali oltre al fatto che lo stipendio da poliziotto non gli basta visto che si ostinano ad avvisare i giornalisti locali che si appostano sotto casa (cogliendo così significative foto di compagni a testa alta e sbirri avvolti in sciarpe, cappellini, cappucci e occhiali neri…ah, la vergogna di ciò che si è…) per poi scrivere pittoreschi articoli di contorno.
La realtà è un indagine che il P.M. Tatangelo si trascina tempo, come già ufficialmente è risultato e che come al solito cerca di puntellare con il supporto di media compiacenti. La realtà è che siamo anarchici e che da circa quindici anni siamo soggetti alle loro attenzioni, ovvero a perquisizioni e avvisi di garanzia per 270 bis e co. per le varie forme di lotta che il movimento anarchico si è dato (nonostante alcuni anarchici da operetta cerchino di svilirle e sminuirle, presi dalle loro recondite paure).
Lusingati di ciò…ci viene solo da pensare che o siamo diventati il vendicatore mascherato o loro sono i soliti coglioni…
Non pensino comunque di spaventarci, siamo anarchici e lo saremo a vita!
Con immutato amore per la libertà e per quanti combattono in suo nome.

Anna e Alfredo

P.S. La giornata in questura, con annessa attesa per foto segnaletiche ed impronte di rito, non ha fatto altro che rammentarci, casomai fosse possibile scordarsene le nazistiche attenzioni che la polizia riserva agli immigrati fermati in attesa di essere identificati, ovvero ragazzini con gli occhi pieni di terrore, e per fortuna anche odio: numero appuntato al bavero dei giubbotti, transenne a dividerli dai più "civili" fermati italiani, ordini sommari e scherno, i nuovi sottoproletari urbani trattati come bestie da macello…

This entry was posted in comunicati. Bookmark the permalink.