Berlino nel caos \ Torino, la gestapo del comune continua le intimidazioni razziste

Fonte: www.informa-azione.info

Berlino nel caos!
La scorsa settimana, gli anarchici hanno stabilito le proprie date
per un confronto con lo Stato e il Capitale. Non essendo disposti ad
essere schiacciati dalla crescente repressione contro gli spazi in cui
viviamo, […] e da combattere, sono stati organizzati i giorni di
azione degli Spazi Autonomi per metter Berlino nel caos! In seguito ai
tre giorni ‘Interspace’ con un incontro a Kesselberg (terreni occupati
precedentemente al di fuori di Berlino) dal 24-27 maggio, molte persone
si sono incontrate a Berlino per mettere in pratica la teoria e per
unire le forze nelle strade con tutti coloro che già stavano preparando
i giorni di azione.

Eventi della settimana presa dal info-ticker:

4 automobili sono state bruciate e dei caltrops (chiodi piegati –
apparecchi utilizzati per foratura pneumatici) sono stati lasciati
nelle strade della città per dissuadere i poliziotti e vigili del fuoco
ad arrivare a mettere fine agli incendi.

Costruzione di gru bruciati.

Un camion e quattro veicoli hanno iniziato a bruciare.

Occupata una costruzione a Michael Kirch-Platz.

8 automobili bruciate, come risposta allo sgombero di Michael Kirch-Platz e in solidarietà con gli arrestati.

Anti-Gentrification Rally a Bethanien.

Parti di Rigaer 84 sono stati occupati e aperti al pubblico.

Un appartamento di lusso è stato attaccato con bombe di vernice e pietre.

Un tour in biciletta agli edifici del Media Spree, la società responsabile per il risanamento molto a Berlino.

Un Mercedes, un noleggio auto e 2 auto di una società di telecomunicazionisicurezza è bruciata.

Distrutte le finestre della banca Cassa di risparmio.

8 auto di lusso, 2 bidoni e cartelloni pubblicitari sono stati bruciati o distrutti.

Gli uffici dell’agente immobiliare Oliver Rohr che lavora per
Rigaer94/Liebig14 proprietario Beulker è stato attaccato con graffiti,
bombe di vernice e colla in serrature.

Lo schermo pubblicitario di O2 a Warschauer Strasse è stato attaccato con bombe di vernice.

Il McDonalds in Kreutzberg è stato distrutto.

Distrutte le finestre di due loft incompiuti. Attacco svolto alla luce del sole.

Le finestre di un’auto della polizia sono state distrutte a Mauer Park.

18 finestre della SAP, una società di software collegato al commercio di armi, distrutte.

Le finestre del Verdi Hotel di Kopi distrutte.

Poliziotti sono stati attaccati con pietre e bottiglie al di fuori Kopi.

Striscioni sono stati fatti scendere a sostegno della Rigaer94 dal tetto della cattedrale Berliner Dom.

Costruito barricate a Friedrichshain, Kreuzberg e Wedding.

C’è stata anche una radio pirata (inizialmente istituita per le
giornate di aprile d’azione in difesa di spazi liberi) e una rete
basata sul web in tempo reale informazioni-ticker che prevedeva-fino al
minuto informazioni su tutto, dalle dimostrazioni, azioni, arresti ,
Sedi di polizia e descrizioni dettagliate dei poliziotti e dei loro
veicoli.

Per ulteriori informazioni sulla campagna di liberazione di spazi a Berlino, vai a wba.blogsport.de
Per vedere il ticker notizie, vada alla ticker.so36.net


Torino – Civich, controlli e insulti sul 67

come a Milano, continuano le ronde istituzionali antiimmigrato – fonte labusiarda

8/6/2008 (14:31) – LA DENUNCIA: MAROCCHINO OFFESO DAGLI AGENTI DEL BUS
Un immigrato tartassato da sette vigili sull’autobus

In nome della sicurezza capita che 7 vigili urbani dei «Servizi
mirati» salgano su un solo pullman e che con atteggiamento aggressivo
si mettano ad esigere da persone visibilmente non italiane il permesso
di soggiorno. Sono le tre del pomeriggio, la gente sta tornando a casa
dopo 6-8 ore di lavoro e sta pensando alle incombenze del pezzo di
giornata che gli resta. Un agente si avvicina a un giovane cittadino
del Marocco, gli intima di mostrare il prezioso foglio azzurro della
Questura. Il nordafricano è in grado di esibirlo. A quel punto il
vigile gli dice a voce alta e con aria di scherno «Custodiscilo bene»,
sottintendendo nel tono «Potresti non vederlo più».

È quanto è accaduto venerdì pomeriggio sul 67, direzione Moncalieri.
Alla fermata di corso Vittorio Emanuele, quella che precede la svolta
in via Madama Cristina, salgono tre vigili dalla porta anteriore e
quattro da quella centrale. Uno ha i capelli lunghi e disordinati, nel
gruppo c’è anche una donna. Alcuni indossano la tuta blu che sul dorso
ha la scritta «Polizia locale». Salgono e gelano con lo sguardo i
passeggeri, in particolare quelli individuabili come immigrati. È il
più giovane, apparentemente poco più che ventenne, ad abbordare il
marocchino e a domandargli platealmente il soggiorno.

Viorica Nechifor, giornalista romena, responsabile della versione
romena del sito del Comune e addetta stampa del Consolato di Romania a
Torino, è seduta proprio lì ed è già immersa in un’atmosfera da
brivido. Ma il peggio deve ancora arrivare. L’agente si rivolge
all’immigrato e lo apostrofa così: «Ma guarda. Te l’hanno dato oggi il
documento, eh. Custodiscilo bene!». Poi, controllati altri due
passeggeri, la squadra scende ad un fermata successiva a piazza Madama
Cristina.

Sarà un caso, ma tre giorni fa una cittadina sudamericana aveva
denunciato all’associazione Almaterra – che da vent’anni è al fianco
delle donne immigrate – una vicenda analoga sulla stessa linea 67.
Nessun riscontro, però, è stato trovato, se non un breve controllo
effettuato dai carabinieri su un cittadino dell’Est in piazza Failla a
Moncalieri. Tra il personale viaggiante del GTT – che non ha fatto
rapporto per nessuno dei due episodi – c’è chi, nell’anonimato, non
esita a dire che «Non è bello veder salire quelli dei Servizi Mirati.
Agli anziani possono facilmente ricordare certe scene del tempo di
guerra. Bisogna però anche dire che non sono belle per anziani, bambini
e per tutti le scene di arroganza che capitano quotidianamente sui
nostri mezzi e che hanno per protagonisti cittadini immigrati».

Il GTT precisa che «Non sono mai giunte lamentele da cittadini per
il comportamento dei vigili» e che «Venerdì non erano programmati
interventi del programma “Linea sicura” in cui i controllori GTT sono
supportati dagli agenti dei “Servizi Mirati”».

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