ancora su Verona…..2

VERONA: I MANDANTI

L’amministrazione comunale veronese
si impegna a costituirsi parte civile nel processo contro i cinque
estremisti di destra che hanno barbaramente ucciso Nicola Tommasoli.

Quell´amministrazione
comunale capitanata da un sindaco che era stato condannato per
violazione della legge Mancino in relazione a una sua campagna di
qualche anno fa contro gli zingari (la Cassazione ha poi annullato la
sentenza, rinviando tutto alla Corte d’appello di Venezia, ma il
processo è ancora in piedi). Lo stesso sindaco che ha scelto Andrea
Miglioranzi, ex Veneto Front Skinhead, membro della band nazi-rock dei
Gesta Bellica e leader della Fiamma tricolore, quale capogruppo della
sua lista in consiglio comunale, quel Tosi che ha partecipato nel
dicembre scorso ad un corteo dell’estrema destra, dove ovviamente gli
insulti alla Resistenza e all’antifascismo si sono sprecati e al
termine del quale alcuni aderenti di Fiamma Tricolore non trovarono di
meglio da fare che linciare tre "terroni".

Facciamo Breccia
ritiene che dovrebbe invece essere la cittadinanza di Verona a
costituirsi parte civile nei confronti di un´amministrazione comunale
che quotidianamente istiga all´odio fondato sull´ignoranza e il
revisionismo storico.

Sappiamo che ciò non accadrà, perché la
cittadinanza veronese ha scelto questo sindaco con il 60,69% dei voti,
ben sapendo chi fosse il leghista Tosi.

Ed ora questa città,
questi amministratori e i media si affannano a dire che non si tratta
di un delitto politico, perché i ragazzi assaliti non provenivano dai
centri sociali, non erano né immigrati, né rom, né gay, lesbiche,
trans, né meridionali. Come se l´ideologia nazi-fascista distinguesse,
pensasse, interpretasse… No: l´ideologia nazi-fascista si
caratterizza proprio per la violenza che si rovescia su chiunque taglia
la strada, su chiunque non abbassa la testa, magari solo di fronte al
comando "dammi una sigaretta". Perché all´uomo "superiore" tutto è
dovuto.

Il delitto di Verona è terribilmente politico perché
pone in luce il nucleo centrale del nazismo e del fascismo. Perché
rende drammaticamente reale quanto sostenuto più volte nel passato:
chiedere – o anche solo lasciare – che vengano offesi e violati i
diritti di alcun*, significa mettere un´ipoteca sui propri stessi
diritti. Perché quando si cominciano a prevedere eccezioni e deroghe
all´inviolabilità della dignità umana, si sa chi viene colpito oggi, ma
non chi potrà cadere domani.

Facciamo Breccia denuncia la
costruzione di un clima politico che ha preparato questo omicidio che
non è affatto un atto isolato, ma anzi si colloca in un contesto di
aggressioni squadriste ripetute.

Mandanti sono coloro che
assecondano i peggiori istinti di uomini violenti trasformandoli in
vigilantes legittimati da un potere cieco, salvo rinnegarli quando –
come in questo caso – si fanno cogliere quasi in flagranza di reato.

Mandanti
sono coloro che imbracciano il moschetto del sionismo per assolvere il
nazi-fascismo veronese e che strumentalizzano la Resistenza per
condannare l´"invasore", ma non il fascismo italiano.

Mandanti
sono tutti coloro che invocano una sicurezza che nient´altro risulta
essere che il privilegio di non mescolarsi alla povertà che invade le
nostre città, e che si affidano alle sirene di chi li rassicura sul
loro essere individui superiori che mai saranno mischiati ai poveri
della terra.

Mandante è il 60,69% di veronesi che ha votato
l´ordine e la disciplina di Tosi, pensando che la violenza si sarebbe
limitata a colpire "gli altri", è il 60,69% dei nipoti di quei veronesi
che negli anni ´40 videro i treni della deportazione sostare alla
stazione di Porta Vescovo, ma preferirono non guardare e poi rimuoverli
dalla memoria, perché dentro c´erano "gli altri".

Verona non è una città fascista, dice spesso l´amministrazione Tosi.

Verona
è una città ancora e sempre più fascista, invece, e bene lo sanno i
compagni e le compagne che la vivono quotidianamente e che – a uno a
uno, a una a una – prima o poi hanno dovuto farci i conti.

In
questo quadro di sdoganamenti e complicità non ci sembra più
sufficiente chiedere lo scioglimento di tutte le formazioni – di
qualsiasi tipo – che fanno riferimento all´ideologia fascista e
nazista: le stesse istituzioni locali e nazionali ne sono ormai
intrise, per quanto si affannino a nascondere le proprie complicità
dietro una facciata di equidistanza.

Ribadiamo l´antifascismo
come valore etico irrinunciabile, oggi più che mai. E ribadiamo la
nostra vicinanza e solidarietà alla parte sana di Verona, che resiste
nonostante le infamie e le minacce.

Il Coordinamento Facciamo Breccia

Sabato 17 Maggio 2008

MANIFESTAZIONE

partenza corteo dalla Stazione Verona Porta Nuova ore 15.00

Nicola è ognuno di noi

Per sconfiggere insieme la paura scendiamo in piazza per svegliare la città che

troppe volte ha girato la testa, non deve farlo anche questa volta e mai più.

Mobilitiamoci e riprendiamo la parola prima che l’ipocrisia riscriva anche questa storia.

per una Verona libera dalla paura,

per una Verona libera dall’odio,

per un Verona libera da vecchi e nuovi fascismi,

libera dall’intolleranza, dal razzismo, dall’ignoranza

perchè esiste una Verona coraggiosa, aperta, indignata

perchè guardarsi all’interno, riconoscere il male profondo del nostro

tempo e della nostra città.

Costruiamo assieme un corteo che attraversi e viva la città in una giornata aperta

alle iniziative e ai contributi di tutte e tutti.

Nel 2008 a Verona si muore ancora di fascismo.

Al posto di Nicola poteva esserci ognuno di noi.

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Assemblea cittadina promotrice della manifestazione

per adesioni: adesioni17maggio@gmail.com

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