Anche se la connessione
tra questo omicidio squadrista e le organizzazioni politiche del
fascismo istituzionale è ovvia e scontata, apprendiamo un’ulteriore
riprova della stessa. Una normalità che uccide, una normalità da debellare.
Federico Perini, uno dei cinque arrestati per il pestaggio mortale
di Nicola Tommasoli, si è candidato nelle liste di Forza Nuova alle
amministrative di Verona del 2007. Il fatto sconfessa quanto sostenuto
da Forza Nuova e dalla destra estrema all’indomani della morte di
Nicola, e cioè che i giovani picchiatori non avessero nulla a che fare
con la politica. C’è di più: sul sito di Forza Nuova, il coordinatore
nazionale Paolo Caratossidis diffida gli organi di informazione
minacciando di querelare chi attribuisce qualsiasi responsabilità della
vicenda al partito di Roberto Fiore. «I nostri militanti non
compirebbero mai un atto di così grave stupidità e cattiveria» prosegue
Caratossitidis. Il ragionamento di Fn è semplice: se «il ragazzo»
frequenta ambienti ultras o piazze dove si ritrovano i neofascisti,
«questo è un altro discorso non minimamente ricollegabile a Forza
Nuova». Un piccolo collegamento, invece, esiste: il giovane Perini,
residente nel comune limitrofo Bosco Chiesanuova, nella primavera del
2007 risulta candidato di Fn per la seconda e l’ottava circoscrizione.
Laura Eduati
Liberazione 08/05/2008
(da informazione)