18 Febbraio L’Aquila Piazza S. Margherita dalle 9 di mattina presidio di solidarietà con il compagno e mostra sulla sicurezza statale
Il 18 febbraio la Corte d’Appello de L’Aquila ridiscuterà la sorveglianza speciale ad un nostro compagno. Egli ne è sottoposto già da quattro mesi e la durata per il tribunale di Teramo dovrebbe essere di due anni. La sorveglianza speciale comporta forti misure restrittive come non frequentare riunioni e pregiudicati ed arresti domiciliari notturni. Nel caso del nostro compagno è stato imposto anche l’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza. La sorveglianza speciale è un subdolo escamotage che il potere usa per reprimere, dal momento che non ha bisogno di condanne effettive per essere applicata. Si fonda sulle congetture sbirresche e sui sospetti che l’individuo desta. La sorveglianza speciale viene sempre piu’ estesa a compagni rivoluzionari, perchè, come detto, riesce a controllare e reprimere l’individuo per ciò che è, per essere restio a questo stato di cose, per esere insuscettibile di ravvedimento.