Perquisizione nel Laboratorio (A) “il Mulino”

Martedì 10 giugno una ventina di sgherri, tra DIGOS, polizia
e scientifica, effettuavano una perquisizione nel Laboratorio Anarchico “il
Mulino” durante l’ora di apertura al pubblico. La perquisizione veniva
effettuata con la scusa di un danneggiamento, e la ricerca di materiale di
natura eversiva. Venivano sequestrati libri, opuscoli e volantini, e venivano
fotocopiate le copertine di un’ottantina di libri. La scientifica ha effettuato
meticolose riprese video, e copiato l’hardisk del computer. La perquisa di è
estesa nelle abitazioni di due compagni, provincia di Chieti e Teramo. Dalle
minacce sbirresce, e dalle infamità  dei
quotidiani del giorno seguente, veniamo a conoscenza di un imminente sgombero
del Laboratorio. In una società che emargina e richiude il diverso, e reprime
fino alla morte i ribelli, la scusa dello sgombero di un posto in affitto è che
“è utilizzato in modo non conforme alla sua destinazione” Ben sappiamo che non
si tratta di conformità “igienica”, ma di non conformità di pensiero e di vita
a quello che ci vogliono imporre. Il Laboratorio continua nella sua attività
con la gioia che solo la rivolta concede.

ANARCHICI DEL LABORATORIO

 

This entry was posted in comunicati, repressione. Bookmark the permalink.