L’11 febbraio, alle 6 e mezza del mattino, sono state effettute perquisizioni presso la residenza di un compagno teramano, e presso l’abitazione dei suoi genitori. Gli sgherri in divisa cercavano, come è scritto nel decreto, il solito "materiale cartaceo anarchico, e scatole di legno e nastro adesivo, per il confezionamento e l’utilizzo di ordigni esplosivi" (?!). Tutto perchè un tale denuciava un danneggiamento del campanello condominiale, e i vetri dell’abitazione, articoli 81 e 663 c.p., e per gli articoli 81 e 612, perchè lo stesso si sentiva minacciato di un "male ingiusto", leggendo sui muri di casa "Fascio burattino schifoso, se volevamo gia bruciavi". L’esito della perquisa portava al sequestro del solito "materiale anarchico, agende personali e scatole di cartone, ogniuna delle quali recva incollati stralci di nastro adesivo nero" (in realtà semplici scatole per accessori fotografici. Questa perquisizione fa da eco all’ultima avvenuta non piu’ di due mesi fa, negli stessi luoghi e con le stesse modalità, in cui non era ben speciicato il motivo di tale operazione, se non generiche ricerche di materiale anarcico. In quell’occasione furono aperte cornici, casse dello stereo, plafoniere e altri oggetti di uso comune…tanto accanimento per del materiale cartaceo? Convinti che forse cercavano qualcosa che avevano smarrito, ma ancor piu’ certi di quanto facciano schifo e delle loro infami amicizie.
Anarchici teramani, abruzzesi e del mondo
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